venerdì 27 marzo 2009


Quanto costa un sogno?

Una finestra umile e sgangherata, con tanto di inferriata esterna,
grigia e consunta dalla pioggia,
mi avvisa che è ora di mandare la disdetta di locazione alla padrona di casa...
Una bella raccomandata per non dover fronteggiare tutti i santi giorni la difficoltà di trovare dentro me la gioia per iniziare le giornate,
per non dover scommettere sulle condizioni del cielo che il palazzone di fronte non lascia nemmeno intuire,
per non dover far finta di accettare il lercio grigiore delle costruzioni che cingono il mio sguardo, senza scampo.
Cambio appartamento come l'umore...
Sperimento una flessibilità dell'esistenza che mi illude di trovarmi sulla via maestra,
un divenire mutante e foriero di novità che allevia il mio senso di smarrimento per l'irreversibilità delle scelte...semmai ne farò.
Quanto costa soltanto pensarci!
Quanto costa continuare a crederci?
Quanto, alzare il culo dalla sedia e fare qualcosa!
Questo limbo di malinconica lentezza è il giusto prezzo per desiderare di sorridere ancora?
Di certo è un buon motivo per continuare a cercare il gusto delle piccole grandi scommesse senza il masochistico bisogno di farmi sgambetti da sola...per evitare di salire sul ring e giocare la mia partita.
Oggi non temo più
le inferriate arrugginite alle finestre, i balconi pieni di sozzura di piccioni, i mattoni grezzi sudici del via vai di rumorose vetture sempre in corsa...
la mia incapacità di reagire alla sveglia senza senso delle 8 del mattino,
il vuoto di appuntamenti in agenda o la longevità dei miei dubbi.
Lascio che tutto cada per terra, che si rompa in mille gocce di fango.
Ci penserà la voglia golosa di primavera a raccoglierne i cocci e a trasformarli per il mattino che verrà.

lunedì 23 marzo 2009

buongiorno voglia

"Animo, dunque, e date il vostro meglio


fiato alla fantasia, con tutto il coro,


intelletto e ragione, passione e sentimento,


e che, badate bene, non manchi la follia".






sabato 21 marzo 2009

I Passi Perduti

Gala nuda mentre guarda il mare, che a una distanza di 18 metri si trasforma nel ritratto di Abraham Lincoln (Omaggio a Rothko)
(1976)

Al giovane inquieto, in equilibrio precario sopra le cosce smilze del suo tempo malato,
al giovane di tutti i tempi Schiller suggerisce:
Educa la verità trionfante nel silenzio pudico dell'animo tuo, manifestala fuori di te nella bellezza, affinché non solo il pensiero le renda omaggio, ma anche il senso accolga onorevolmente la sua apparizione. E affinché non ti accada di ricevere dalla realtà il modello che tu devi dare a lei, non avventurarti nella sua pericolosa compagnia prima di esserti assicurata una scorta ideale nel tuo cuore. Vivi col tuo secolo, ma non essere la sua creatura.


(Lettere sull'educazione estetica dell'uomo, 1795)

Si rivolgono a Gala i giovani che con coraggio, umiltà e passione sono decisi a ritrovare i passi perduti - questo è il nome della loro rivista indipendente - del puro piacere dell'espressione, in accordo con il loro spirito libero di devoti dell'arte, posseduti da una tensione spasmodica verso un divenire, un'approssimarsi indefinitamente ai rigogliosi siti della conoscenza, quella genuina.
Mentre nel mio nido vengo cullata dalle parole di Schiller, sintesi di un grandioso senso estetico di un grandissimo pensatore che non può che condurre l'uomo alla libertà, il mio sentire viene educato all'attesa, alla quiete, alla gratitudine.
Il mio metro e mezzo si prepara a rinforzare i suoi anticorpi, a far giustizia nel suo sentiero per poterlo percorrere con lo sguardo fiero rivolto verso l'alto.
Facciamo scorta di cose vere amici miei che mondi possibili attendono di essere colonizzati!!

mercoledì 18 marzo 2009

MutAzione

Quanta voglia di vita nell'aria! Quanta voglia di farcela nelle voci delle persone care!
Riconoscere i successi e le gioie altrui è un po' come riconoscermi: l'annuncio di una nascita, la telefonata entusiasta dei miei che intraprendono il loro primo viaggio in un altro angolo di mondo, persone care che proseguono fiere verso i sentieri del cuore...
Aascolto nel silenzio la forza di questa energia nuova e dall'antro ombroso delle mie giornate sempre uguali inizio a credere che un grande risveglio mi stia già aspettando, al di là dei lunghi corridoi dei miei no e del volto inerme di paure un po'più deboli.

mercoledì 11 marzo 2009

il piacere di ritrovarsi


Sudata, libera e bellissima leggerezza del piacersi...

Il corpo non mente mai...
Il corpo non giudica nella libera danza e la mente si fa luce quando il ritmo arriva agli orecchi a stuzzicare una gamba, poi l'altra e ancora le braccia, il bacino e il ventre...

Il tonfo dei piedi scatenati sul pavimento, che anni fa, nelle notti bianche romane, erano il tormento per la mia amica che tremava sul suo letto...mi è venuto a cercare oggi, dopo tanto tempo. Dopo lune di solitudine e tempesta ha fatto ritorno a casa. Il ritmo ha poi deciso che avrebbe posseduto il mio corpo: come due amanti in partenza che non riescono a staccarsi l'uno dall'altra, essi si sono giurati profondo, tacito amore, disperato e maledetto perchè impossibile, tessuto nella trama dolorosa di un piacere effimero. Danzando ancora una volta assieme, ritmo e corpo hanno poi sugellato quell'ode alla vita riaffiorata dalla cenere faticosamente...

Ora lo so, esisto, sono viva!

martedì 10 marzo 2009

qualcosa di buono

Che la felicità se ne stia appollaiata su un ramo ad aspettare che ciascuno scelga il suo pezzetto con il suo colore, la sua forma e il suo profumo...e se lo porti con sè a tracolla??

Certo, è difficile scegliere e forse questo è il vero nodo del problema: un bel chat noir sul tetto che scotta o vivaci margherite in vaso? Fantasie naive e bottoni variopinti o delicati ornamenti floreali dai colori caldi? Una donna può decidere di portare a tracolla l'eleganza, l'originalità, l'allegria, la fantasia...senza mai cambiarsi d'abito, senza mai smarrirsi?

Non lo so, so però che io mi sono persa nella mia differenza e nella mia unicità, in tessuti dalla differente foggia e in sfumature di colore contrastanti, vessillo di una creatività mai agita.

In questi giorni le persone intorno a me mi sorprendono in mille modi, reagiscono alla crasicità della modernità in maniera straordinaria, spesso tirando dal fondo del pozzo il meglio di se stessi...

Chi insegue i sentieri della parola, chi le linee della matita e della fantasia; chi asseconda il lavoro delle mani con pazienza, ago e filo; chi fa ritorno a casa e trova il gelsomino in fiore; chi parte inseguendo il ritmo della vita e chi si prepara per il primo viaggio; chi riscopre la propria forza nell'abbraccio delle persone care; e, ancora, chi pazientemente aspetta che arrivi il suo momento tenendo stretta in mano la speranza del non ancora come la più preziosa tra le gemme...

Alcuni visi sono sfioriti, ma altri ne sono sbocciati; molte le persone care, preziose le nuove ore di sole. Tutti sono autori di qualcosa di buono, tutti comunicano, tutti si affermano nel mondo mentre io li sto a guardare con la gioia degli occhi di una bambina che riceve un meraviglioso dono.

Sto raccogliendo i pezzi di un puzzle la cui forma è ancora un mistero per me, ma non posso fare a meno di raccoglierli perchè sento che mi attende qualcosa di grande lì, su quel ramo...

Qualcosa di buono mi aspetta, qualcosa di buono devo trovare,
qualcosa di buono mi aspetta, qualcosa di buono mi verrà a cambiare.