domenica 20 dicembre 2009

"Alice nelle città"


l'Amore per l'Amore

La neve per le strade, la mia vita da impacchettare e la stanchezza di due anni sulle spalle... mi tengono al caldo, al di qua della finestra, pensando alla relatività del tempo e al desiderio di qualcosa di grande...
Perché a volte è così difficile dire - no, non sono d'accordo?- o -mi dispiace tu non veda un futuro in me e te, ma io sì e sono qua?- Perché scelgo la via più tortuosa per arrivare alla meta? Perché il mio sguardo incantato sulle cose e sulle persone fa paura? Paura di me... di ciò che posso e di ciò che dò senza se e senza ma... o paura di guardarsi veramente dentro e di ascoltare la voce delle emozioni?
L'ambiguità delle persone mi disorienta, mi delude e fortifica allo stesso tempo: ma poi mi dico che è tutto molto semplice alla fine... siamo esseri umani! Effimere, mortali creature che dimenticano spesso la loro forza divina e che temono l'incontro con le verità del profondo...
Continuo a credere nell'amore per l'amore... vivere senza comunicare, senza condividere, senza esprimere la grandezza della propria umanità... che senso avrebbe? Limitarsi e vergognarsi di essere, di desiderare, di sentire... no, non posso! Preferisco gioire della mia esistenza non sprecando la possibilità di donarmi; scrivere il mio destino con le mie stesse mani, affermarmi a costo di non essere capita, con tutta la dirompente follia del mio mondo; di scontrarmi con i limiti di chi non vuole guardare oltre...
Oltre la sfiducia, oltre l'egocentrismo, oltre i mentalismi, oltre la paura di amare di nuovo!
Amo ogni angolo della sua persona, dal più tetro al più morbido, dal più inaccessibile e opaco al più dinamico e vivace... Occhi che mi hanno catturato dal primo incontro in una giornata di caldo e fatica sotto al sole di una terra che è casa per me. Mi hanno preso perché mi ci sono riconosciuta... perché in quei silenzi ho trovato un po' me stessa, la mia quiete, il mio modo di stare al mondo ma anche i miei limiti.
Ora che è tutto sottosopra non posso far altro che conservare questo tesoro per me... sono sola e non verrà nessuno a bussare alla mia porta, ma non posso non essere felice per la grandezza di questo sentimento che vive nonostante tutto e mi fa tremare come una foglia in autunno.

Perchè guardando un dito cosa vedi?

sabato 19 dicembre 2009

effimero bellissimo tempo questa giovinezza!


Vi siete mai ritrovati a incantarvi sull'incalzare dei fiocchi di neve sulle cose? Inaspettati ed effimeri si insinuano negli angoli di città come fantasmi... Ti entrano nelle ossa e ti danno la misura di quanto è bello respirare, sentire l'aria pungente dentro al petto, la leggerezza delle piccole cose del mondo che poi tanto piccole non sono perché mi riempiono le giornate e mi sorprendono a ogni passo con la loro infnita bellezza. Se la neve sapesse che alla fine del suo viaggio c'è la fredda terra ad attenderla, se sapesse che altri fiocchi di neve scioltisi in vita liquida sotto le suole dei viandanti raggelati di solitudine e impazienza giacciono su quel terreno, ormai privi di anima e poesia... Se io potessi non pensare a quanto è fugace questo tempo delle sfide, dei salti nelle utopie e nelle rivoluzioni quotidiane... forse sentirei l'ebrezza di quel bianco volo e non mi preoccuperei di cadere. Comunicare bellezza è un duro lavoro! Dovrebbe nevicare più spesso sulle teste di chi non sa guardare... il miracolo della sospensione delle cose, di quel lento ma rapido flusso nevoso è uno spettacolo che mi lascia ogni volta a bocca aperta e che mi dice di non smettere di credere alla magia...