martedì 24 febbraio 2009

Ladra di vita


Sul lungomare polveroso un esercito variopinto di coriandoli
rotola giù fino alla piazzetta
dove i vecchietti sonnecchiano accucciati come colombe al sole.
Anche le mamme approfittano dell'ora assolata
e mentre mostrano gambe e visi pallidi al cielo di febbraio
lasciano che i bimbi giochino in riva al mare...
Bang beng stunc tanc pim pam...pugni, capriole e corse a perdifiato!
Un cagnolino saltella squittendo come fosse un topolino:
quanto vorrebbe avventarsi sul pallone che quel ragazzo laggiù
sta per calciare!
E io me ne sto in silenzio a rubare attimi di gioia altrui dall'alto di un muretto.
I giochi, le urla dei bambini, la voce dei gabbiani, lo scuotersi degli scogli all'arrivo delle onde...
Un vecchietto con lo stupore negli occhi e il passo lento emette dei suoni inarticolati e incomprensibili: a me piace pensare che voglia gridare al mondo la sua meraviglia...
Il corpo di un ragazzino appisolatosi al sole è ormai un tutt'uno con le rocce color oro.
Io sono un tutt'uno con le voci, i suoni del mare, la gente, la vita.
Quando Nino e Bonaccia, danzando lentamente sulle onde, fanno ritorno in porto,
inspiro, apro gli occhi e vado.

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